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lunedì 16 giugno 2014

NUOVA CITROEN C1


La Citroen rinnova la sua citycar per antonomasia lanciando sul mercato la nuova C1 2014, chiamata a sostituire una vettura di successo che dal 2005 ha conquistato in Italia ben 140.000 clienti. Una missione scomoda, ma non impossibile grazie ai nuovi contenuti che sposano un design completamente rinnovato e decisamente più maturo e sofisticato.

Sguardo ammaliante

C'è tanto lavoro dietro alla linea di questa piccola da 3,46 m di lunghezza, chiamata a trasmettere empatia, praticità d'utilizzo, ottimismo nel futuro e onestà dei contenuti. Tutte sensazioni che si combinano perfettamente con un design più ricercato del frontale, dove spicca uno sguardo simpatico e deciso, quindi furbo, con i gruppi ottici che formano una sorta di sopracciglio, e i fari diurni a LED in stile DS3. Le ruote ai 4 angoli della vettura, gli sbalzi ridotti, i montanti anteriori colorati in nero, e un tetto in tela capace di esprimere la gioia di vivere completano un'immagine non troppo esotica ma allo stesso tempo lontana dall'immagine low-cost di alcune concorrenti.

Interno: spazio hi-tech

La prima cosa che si apprezza quando si entra nella nuova C1 sono i sedili anteriori con ampia seduta che garantiscono un comfort superiore, poi la vivacità di alcune combinazioni di colore che enfatizzano il carattere della piccola francese con elementi che richiamano il colore della vettura oppure offrono un piacevole contrasto. Al centro della plancia il pratico Touch Pad da 7 pollici è il centro di comando di tutto l'infotainment e grazie alla tecnologia Mirror Screen ripropone il contenuto dello smartphone sul display. In particolare sfrutta la tecnologia AppinCar per l'iPhone e MirrorLink per gli altri dispositivi. Volendo, si può scegliere la versione Airscape con il tetto in tela da 80 x 76 cm, apribile fino a 120 km/h, che dona ulteriore luminosità all'abitacolo, ma toglie visibilità posteriore quando si effettuano le manovre di retromarcia, a questo proposito è consigliabile sfruttare le potenzialità della retrocamera, un'ulteriore novità dell'auto insieme ad un dispositivo legato alla sicurezza dinamica come l'Hill Assist. Non male lo spazio posteriore, anche se la visibilità di chi siede nel retro è limitata dai poggiatesta integrati dei sedili anteriori, mentre il bagagliaio da 196 litri, offre una buona capienza che può essere ampliata fino ad 800 litri abbattendo le sedute anteriori.

Su strada: 3 cilindri per consumare poco

Al volante si nota subito qualcosa di diverso nella nuova Citroen C1 2014, una sicurezza dinamica superiore grazie ad una stabilità notevolmente migliorata e ad una dinamica di marcia confortevole ma nello stesso tempo sicura. Gli appoggi regalano serenità, il nuovo Servosterzo elettrico è piacevole e in città consente di girare in un fazzoletto grazie al raggio di sterzata contenuto in soli 4,80 metri, il cambio manuale a 5 marce presenta una corsa lunga ed una posizione della leva un po' arretrata, ma volendo c'è anche una trasmissione automatica più incline all'utilizzo cittadino. Il piccolo 3 cilindri da 1 litro non è un fulmine in ripresa ma regala consumi contenuti (3,8 l/100 variante con start&stop), ed una piacevole silenziosità di marcia a velocità costante. Più brioso il 1.2 da 82 CV che consente di spingersi fuoriporta con una certa serenità, e affronta con spigliatezza anche i tratti autostradali. Il lavoro dei tecnici che ha portato ad avere nuove sospensioni, Ammortizzatori ed un assale posteriore rivoluzionato, oltre ad una massa contenuta in appena 840 kg si percepisce e rappresenta un valore aggiunto.

Prezzo: da 9.800 euro

Proposta in 8 colori esterni e 3 tinte per il tetto in tela della variante aperta Airscape, la nuova C1, disponibile con carrozzeria a 3 e 5 porte, presenta 2 versioni di lancio con verniciatura bicolore su base bianca o nera ed è destinata ad un target che per il 65% sarà composto da donne e per il 29% da coppie attive. Disponibile negli allestimenti Live, Feel, Shine e Shine Edition, ha un listino prezzi che parte dai 9.950 euro della Live 1.0 3 porte e arriva ai 14.350 euro della 1.2 Airscape Shine. In fase di lancio però la C1 3 porte Feel viene proposta a 9.800 euro con rottamazione e presenta un finanziamento a tasso zero, 1 anno di assicurazione furto e incendio compresa nel prezzo e la unaCardeluxe: un sistema d'identificazione elettronico della vettura per scoraggiare furti e contraffazioni tramite l'invio di dati alla Polizia Stradale che può risalire in ogni momento al vero proprietario dell'auto.

Land Rover Discovery 2014


Land Rover continua a festeggiare i 25 anni del suo modello Discovery, dando la possibilità ai suoi clienti di arricchire il 4x4 inglese con una dotazione di accessori e di finiture di lusso prese in prestito dalla recente e raffinata  versione speciale, battezzata Discovery XXV Special Edition.
Disponibili dal prossimo settembre, le novità che relative alla Discovery comprendono la possibilità di personalizzare l'esterno della vettura con quattro nuove livree dedicate alla carrozzeria: Causeway Grey, Santorini Black, Fuji White e Indus Silver, senza dimenticare la possibilità di optare per  le cornici della griglia e le calotte degli specchietti verniciate in Narvik Black e abbinate al Dark Atlas della stessa  griglia e delle prese d'aria sui parafanghi. La vettura può inoltre essere arricchita con  i corrimano Silver, le maniglie verniciate in tinta di carrozzeria e la piastra di protezione  in acciaio inox dedicata al paraurti, mentre alal collezione dei cerchi in lega si aggiunge il nuovo set da 20 pollici a cinque razze doppie con finitura polished-silver.
Come gli esterni, anche l'abitacolo può ricevere l'esclusivo trattamento della versione  "XXV Special Edition", caratterizzata dalla presenza del rivestimento in pelle Windsor - disponibile nelle tinteebony, cirrus e bitono ebony/cirrus - dedicato alla plancia, al cruscotto e alla parte superiore delle portiere.  La serie di accessori viene completata dal volante rifinito in legno e pelle e dai tappetini specifici in pile ritorto.  
Dal punto di vista tecnologico, sulla Discovery debutterà anche la nuovo e  sofisticata  piattaforma"Land Rover InControlTM Apps", capace di arricchire e completare  il lato "connected-car" di Land Rover. L'InControl Apps, consente alle app per smartphone  - ottimizzate appositamente per l'utilizzo in auto  -  di venire visualizzate e controllate  in modo semplice  ed intuitivo tramite l'utilizzo dello schermo  "touch"  della vettura veicolo. Per usufruire della piattaforma  risulta sufficiente scaricare l'App "Land Rover InControlTM" sul proprio smartphone compatibile con i sistemi operativi iOS e Android  e connetterlo alla porta USB dedicata. Tra le app compatibili con questa piattaforma troviamo Stitcher, Glympse, Sygic, Parkopedia, Hotelseeker, Cityseeker, Eventseeker, Notizie on Board e MobileDay, quest'ultimo consente di utilizzare le chiamate vocali, senza la necessità di comporre un numero.


mercoledì 11 giugno 2014

Pagani Huayra
2014


Una Pagani Huayra è stata fotografata nei pressi della sede di Affalterbach della AMG. Fin qui niente di strano, visto che il cuore della sportiva tedesca è proprio il V12 biturbo realizzato su specifiche Pagani dal reparto sportivo Mercedes-Benz. La vettura è identica ai modelli attualmente in consegna, ma la presenza di cavi dal vano motore all'abitacolo fa pensare a una nuova messa a punto dell'elettronica di gestione. Lo spoiler anteriore maggiorato è quello delle versioni omologate negli Stati Uniti, anche se la vettura è priva delle luci di ingombro laterali.

Variante speciale o nuovo modello. Non è ancora chiaro se la Pagani stia preparando una serie speciale della Huayra oppure stia sperimentando soluzioni destinate a un modello ancora più estremo: in passato, per esempio, la biposto Zonda è stata evoluta sia in versione stradale sia in modelli da pista come la R e la Revolution e per la Huayra la carriera è appena iniziata. In rete già si rincorrono varie ipotesi e c'è persino chi ha già raccolto, da fonti ancora da confermare, la notizia dell'arrivo di una serie limitatissima di esemplari pensati per la guida in pista e denominata Nürburgring Edition. Servirà attendere una conferma dallo stesso Horacio Pagani prima di spingersi oltre con le teorie.


Toyota Aygo 2014


Design identitario, con quel frontale a "x" che ha già contaminato la Yaris, grandi possibilità di personalizzazione, all'insegna della freschezza, tanti contenuti tecnologici, a partire dal sistema di infotainment x-touch. È questa la formula studiata dallaToyota per la seconda generazione della Aygo, costruita a Kolin, Repubblica Ceca, insieme alle sorelle Peugeot 108 e Citroën C1, proprio come la sua antenata.
Design e personalità. La nuova versione della piccola giapponese fa della riconoscibilità estetica una vera e propria bandiera: lo stile J-Playful rende la nuova Aygo inconfondibile, e per permettere a ciascun cliente di ritagliarsi su misura il proprio esemplare in Toyota hanno studiato un programma di personalizzazione che è insieme semplice ed efficace. Anche a distanza di anni dall'acquisto, i clienti possono cambiare facilmente e in breve tempo numerose parti degli esterni e dell'abitacolo, con altre di colore o fantasia diversa.
L'articolazione della gamma. La gamma dell'Aygo sarà sufficientemente ampia da offrire la scelta adeguata, ma al contempo abbastanza razionale da assicurare tempi di produzione - e dunque di consegna - ragionevoli. Tre allestimenti (x, x-play ed x-wave), tre edizioni speciali che verranno aggiornata via via nel corso della carriera commerciale (x-cite, x-clusiv, x-pure al lancio), due pacchetti per esterni e interni rispettivamente saranno lo scheletro dell'offerta.
C'è solo il tre cilindri. A spingere la nuova citycar ci sarà un solo motore, il 1.0 tre cilindri a benzina da 69 CV: l'unità garantisce ora una maggiore coppia (95 Nm a 4.300 giri, con 85 Nm disponibili già dai 2.000), e consente alla vettura di raggiungere i 160 km/h, scattando da 0 a 100 kkm/h in 14,2 s.
Manuale o robotizzato. Per quello che riguarda consumi ed emissioni, la Toyota parla di 3,8 l/100 km sul ciclo combinato e 88 g/km di CO2 per la versione Eco (i valori salgono a 4,1 l/100 km e 95 g/km per la standard), che adotta di serie start&stop, pneumatici a basso attrito, quarta e quinta allungate e accorgimenti aerodinamici specifici. Oltre che con il cambio manuale, la Aygo sarà disponibile anche con il robotizzato x-shift: puntando su quest'opzione tecnica, i valori di consumi ed emissioni passano rispettivamente a 4,2 l/100 km e 97 g/km di CO2.
Più leggera e aerodinamica. Le richieste di carburante rispetto al modello precedente si sono ridotte anche grazie al lavoro svolto per la riduzione del peso in virtù del ricorso agli acciai ad alta resistenza, che hanno anche incrementato la rigidità della scocca. Anche sul piano dell'aerodinamica c'è stato un leggero progresso, con il Cx sceso da 0,30 a 0,29, e a 0,28 nel caso della già menzionata versione Eco.
Un globale affinamento tecnico. Per quello che riguarda il telaio, lo schema con McPherson anteriore e barra di torsione al posteriore è stato confermato, ma raffinato rispetto alla generazione precedente. Stesso discorso per lo sterzo ad assistenza elettrica e per le due trasmissioni - manuale e automatica -, tutte componenti andate incontro a un processo di globale affinamento, che ha peraltro migliorato le caratteristiche di isolamento acustico e riduzione delle vibrazioni.
Il sistema x-touch. Il nuovo sistema di infotainment x-touch dispone di uno schermo da 7", comprende la retrocamera di serie, e si basa su una semplice interfaccia con cinque icone, ciascuna delle quali corrisponde a una funzione: Audio Source, Phone, MirrorLink, Navi Box e Car Information. Non manca la possibilità di scaricare app da AppStore e Play Store.
Dotazioni di serie e optional. Tra i numerosi optional disponibili, infine, vanno menzionati il tetto in tela apribile elettricamente, i comandi al volante e lo Smart Entry & Start System. La dotazione di serie comprende invece Abs con ripartizione elettronica della frenata e controllo della stabilità, airbag a tendina, attacchi Isofix, controllo pressione pneumatici, limitatore di velocità e Hill Start Assist.

Mercedes Classe S Coupé


 

La nuova Mercedes Classe S Coupé 2014 - presentata in anteprima lo scorso marzo in occasione del Salone di Ginevra - rappresenta senza dubbio il non plus ultra di sportività e comfort per una Gran Turismo di lusso, come dimostrano i numerosi contenuti tecnologici d'avanguardia presenti sulla vettura. Nella dotazione della Gran Turismo teutonica spicca tra le altre cose la funzione "Curve tilting", una vera è propria primizia tecnologica per le vetture sportive di serie, capace di esaltare il piacere di guida in maniera esponenziale e nello stesso tempo risulta in grado di aumentare la Sicurezza attiva offerta dall'auto.
Grazie a questa rivoluzionaria funzione, la Classe S Coupé è in grado di inclinarsi nei tratti in curva, proprio come una vera moto: l'accelerazione trasversale che agisce sugli occupanti viene ridotta analogamente a quanto accade durante la percorrenza di curve a stretto raggio, garantendo sempre il massimo comfort per i passeggeri. Oltre alla funzione "curve tilting function", la sportiva tedesca può contare anche sulle sospensioni attive Active Body Control(ABC), considerando che il loro funzionamento combinato risulta capace di offrire una guida sportiva e un comfort senza precedenti, specie nelle strade extraurbane e in quelle ricche di curve. L'obiettivo di questo nuovo dispositivo non è quello di raggiungere velocità più elevate in curva, ma appunto quello di regalare una esperienza di guida inedita e ancora più coinvolgente di quella offerta dalle altre vetture appartenenti alla medesima categoria.
A seconda del tratto percorso in curva, l'intervento di questa funzione agisce sul  punto di intersezione delle molle di acciaio integrate nei montanti telescopici ABC che viene sollevato da un lato della vettura ed abbassato dall'altro mediante l'impiego di cilindri "tuffanti". In questo modo, la vettura si piega automaticamente ed in modo continuo per alcuni secondi a seconda della curvatura della strada e della velocità di marcia. L'effetto percepito risulta emozionante e il tuo avviene in modo assolutamente automatico: il merito va al sistema capace di riconoscere la presenza delle curva grazie alla presenza di una telecamera stereoscopica installata dietro il parabrezza, capace di riconoscere la curvatura della strada che precede la vettura fino ad una distanza di 15 metri, sfruttando il sensore di accelerazione laterale del sistema ABC.
Questa funzione può essere attivata mediante l'interruttore ABC a tre step ed in modalità "Curve" è attiva a velocità comprese tra 15 a 180 km/h. Come se non bastasse, il "curve tilting function" può inoltre essere selezionato in modalità "Comfort" e "Sport". Il sistema  risulta  abbinato al sistema di assetto Magic Body Control (disponibile a richiesta) per le vetture a trazione posteriore ordinabili a partire dal 14 luglio. In combinazione con il sistema di trazione integrale 4Matic, Classe S Coupé dispone di sospensioni pneumatiche integrali Airmatic con sistema di sospensioni attive ADS PLUS in una variante particolarmente spinta, sviluppata per ricalcare il carattere aggressivo della vettura. 

martedì 10 giugno 2014

Mitsubishi Outlander PHEV




Mitsubishi lancia sul mercato la nuova Outlander PHEV, inedito crossover 4x4 IbridoPlug-in dotato di due unità elettriche posizionate rispettivamente su entrambi gli assi ed abbinate ad un propulsore a benzina  da 2.0 litri.

Due motori elettrici e uno a benzina

Questa speciale Outlander funziona prevalentemente con l'ausilio dei propulsori elettrici, mentre l'unità termica interviene solo quando c'è bisogno di una elevata potenza, come ad esempio nei casi di carichi elevati, quando si superano i 120 km/h di velocità, oppure quando si devono superare salite ripide. Il propulsore a benzina sviluppa una potenza di121 CV, mentre i due motori elettrici erogano 82 CV e una coppia massima istantanea di137 Nm all'anteriore e di 195 Nm al posteriore. 

Consumi irrisori ed autonomia elevata

L'autonomia complessiva della Outlander PHEV - considerando la batteria al massimo della carica e il pieno di carburante - risulta di ben 824 km. L'energia elettrica viene immagazzinata da un pacco di batterie agli ioni di litio da 12 kWh e l'autonomia elettrica risulta di ben 52 km, inoltre la vettura può essere ricaricata sia tramite le classiche colonnine, sia tramite le normali prese domestiche della corrente. Le batterie a litio si ricaricano fino all'80% in circa 30 minuti tramite l'utilizzo delle colonnine a ricarica rapida, mentre con le tradizionali prese di corrente il tempo aumenta a circa 3 ore. Il SUV della Casa dei tre diamanti dichiara un consumo nel ciclo misto di soli 1.9l/100km, mentre le emissioni nocive emesse risultano pari a 44 g/km di CO2.  

Ottime prestazioni su tutti i terreni

La potenza della vettura viene scaricata tramite il sistema di trazione integrale ibrida battezzato Twin Motors 4WD. Le due unità elettriche utilizzano la tecnologia S-AWC, presa in prestito dalla Mitsubishi Lancer Evo, capace di regalare al crossover nipponico un'ottima guidabilità su qualsiasi fondo stradale e una ripartizione istantanea della coppia.
Secondi i dati rilasciati dal Costruttore, la Mitsubishi Outlander PHEV raggiunge una velocità di punta pari a 170 km/h, sfruttando la potenza combinata dei due motori elettrici e di quello alimentato a benzina. La vettura vanta inoltre una serie di dispositivi per il recupero dell'energia, tra cui la funzione "range extender" del motore termico, capace di ricaricare le batterie anche con l'auto ferma, a cui si aggiungono i sistemi "sailing mode" e la "frenata rigenerativa".

Prezzo da 44.900 euro

La Mitsubishi Outlander PHEV viene proposta ad un prezzo di 44.900 euro, ovvero un listino più che adeguato considerando il corredo tecnico di prim'ordine e le  numerose doti di versatilità di cui è dotata la vettura.

Porsche 911 S Martini Racing Edition



La Porsche ritorna a competere alla 24 Ore di Le Mans per la vittoria assoluta con la 919 Hybrid, un'auto rivoluzionaria che andrà a scontrarsi con lo squadrone Audi e le ambizioni Toyota. Per celebrare l'evento ha realizzato una versione speciale dell'inossidabile 911, denominata 911 S Martini Racing Edition.
Realizzata nei colori esterni di base bianco o nero, vanta le decalcomanie Martin Racingcon i colori che hanno fatto la storia delle corse e della leggendaria maratona della Sarthe dove hanno trionfato le mitiche 917 e 935 Moby Dick.
Non mancano interventi aerodinamici con un paraurti anteriore rivisto e uno Spoilerposteriore capaci di rendere più aggressiva la vettura con un look che strizza l'occhio alle varianti da competizioni o alla più cattiva GT3.
Caratterizzata anche nell'abitacolo, questa speciale 911 S presenta soglie battitacco illuminate, badgeMartini Racing sul cruscotto, volante sportivo, l'immancabile pack Sport Chrono, il Porsche Communication Management e sedili sportivi elettrici in pelle nera.
Il motore, ovviamente a sbalzo, ovvero direttamente posizionato sull'assale posteriore per una motricità da riferimento, è il 6 cilindri Boxer da 3,8 litri e 400 CV di potenza massima. Un'unità capace di spingere la 911 in questione da 0 a 100 km/h in appena 4,1 s (con cambio PDK e tasto Sport Plus attivato).
Realizzata in appena 80 esemplari, la 911 S Martini Racing Edition, sarà disponibile solamente per alcuni clienti in Europa, Cina, Giappone e America Latina. Il lancio è previsto per questo mese, mentre il prezzo per le 3 vetture disponibili per il mercato italiano è stato fissato in 145.184  euro. 

Lotus Exige LF1



Cinquantaré anni di storia del motorsport in un'auto. Ottantuno vittorie che vengono celebrate in altrettanti esemplari numerati, dal primo successo in assoluto per una Lotusin F1 (GP Monaco 1960) all'ultima vittoria in ordine di tempo (GP Australia 2013). E un'immagine che "sa di racing" in ogni mm della carrozzeria. Ecco, in estrema sintesi, la carta d'identità della Lotus Exige LF1, inedita serie speciale - la cui delibera è prevista per tutti i mercati ad eccezione degli Usa - che il marchio di Hethel svela in queste ore nelle immagini ufficiali e nell'anticipazione delle sue caratteristiche tecniche e concettuali.
La nuova Exige LF1 è stata sviluppata dai tecnici Lotus come una serie celebrativa dell'impegno Lotus nella massima Formula, vissuto ininterrottamente dal 1960 al 1994 e poi ripreso nel 2010 con un team (guidato da Eric Bouiller) tutto nuovo, soltanto lontano parente dell'organizzazione creata da Colin Chapman ma con una particolare e viva attenzione per la sua ultracinquantennale storia (dalla caratteristica e tradizionale livrea delle attuali monoposto Lotus F1 all'impegno ufficiale nelle parate e nelle rievocazioni storiche, con il Classic Team Lotus guidato da Clive Chapman, figlio di Colin).
Il corpo vettura della nuova Lotus Exige LF1 si ispira alla livrea delle attuali Lotus F1 E22 portate in gara, quest'anno, da Romain Grosjean e Pastor Maldonado: non una novità in senso stretto, ma l'ideale proseguimento delle edizioni speciali che Lotus ha spesso prodotto (le Elan Gold Leaf e JPS, la "special" Elite JPS che venne consegnata a Ronnie Peterson nel 1974, la Excel JPS) e il cui "abito" riprendeva lo sponsor principale del team: una furba strategia di marketing, oggi ripresa nella aggressiva colorazione scelta per la carrozzeria della nuova Exige LF1 nel caratteristico nero, accompagnato da un'aggressiva striscia rossa - oro centrale che parte dal cofano anteriore e attraversa il tetto. Lo stesso rosso viene impiegato per mettere in evidenza le pinze freno, il sottilesplitter anteriore e la parte interna del vistoso alettone posteriore; a impreziosire l'insieme, e a rendere più marcata l'immagine racing della nuova Lotus Exige LF1, alcuni accenti sono stati verniciati in tinta oro opaco (i cerchi da 17" all'anteriore e 18" al posteriore che montano pneumatici Pirelli PZero Trofeo, i sostegni dell'alettone).
La personalizzazione per la "limitatissima" Lotus Exige LF1 prosegue, nell'abitacolo, con una esclusiva rifinitura in pelle e tessuto tecnico in tinta nero - oro con profili e cuciture a contrasto, con il"logo" LF1 ricamato su poggiatesta e tappetini e con il "logo" Lotus F1 Team ricamato sugli schienali dei sedili anatomici dal guscio in fibra di carbonio. Lo stesso Carbonio viene utilizzato per ilpannello di copertura motore e, nell'abitacolo, per la targhetta, collocata sulla plancia, che riporta la numerazione progressiva di ciascuno degli 81 esemplari previsti attraverso un originale sistema: ogni Lotus Exige LF1 viene "numerata" con la celebrazione di una vittoria Lotus in F1. A scelta, è disponibile in opzione il "Convenience Pack", con sedili riscaldabili e sensori di parcheggio.
Riguardo all'impostazione powertrain, non cambia nulla rispetto alla Lotus Exige attualmente in listino: la nuova Exige LF1 viene equipaggiata con il performante 3.5 V6 sovralimentato conturbocompressore, che sviluppa 350 CV e 400 Nm di coppia massima e permette alla vettura unavelocità massima di 274 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 4 secondi.

venerdì 6 giugno 2014

Nuove Abart 500 
2014


Livree e cerchi in lega inediti

Esteticamente la vettura può esser personalizzata con 4 inedite livree monocolore(Grigio Pista, Beige Rally, Grigio Trofeo e Rosso Cordolo) e  3 bicolore (Grigio Pista abbinato all'Azzurro Leggenda, il Beige Rally con il Rosso Cordolo o il Grigio Trofeo) che vanno ad aggiungersi ad altrettante tinte già esistenti (Grigio Campovolo, Rosso Officina, Bianco Gara e Azzurro Leggenda). Il kit estetico viene completato da un nuovo set di cerchi in lega da 16 pollici di ispirazione retrò che va ad aggiungersi ad altri 5 differenti tipi.

Nuova strumentazione e dettagli più curati

L'abitacolo della vettura guadagna la nuova strumentazione con display digitale da 7 pollici e tecnologia TFT (Thin-Film-Transistor) a colori che consente di visualizzare alcuni dati sulla guida sportiva, come ad esempio l'accelerazione laterale e la pressione del pedale dell'acceleratore. Il display multifunzionale è dotato di due modalità: il "normal mode" che riporta le informazioni del livello del combustibile e i dati sul consumo del carburante a seconda dello stile di guida. La seconda modalità è rappresentata dallo "sport mode", con informazioni più legate alle prestazioni, come l'indicatore accelerometro longitudinale/laterale, il G-meter Information. Ovviamente la schermata standard visualizza tutte le informazioni di base per la guida di tutti i giorni tra cui le indicazioni sui chilometri percorsi (odometro), la modalità di guida (Normal o Sport) e l'indicazione di cambio marcia (Gear Shift Indicator).
La dotazione della vettura porta in dote anche l'utilissimo dispositivo TTC (Torque Transfer Control), capace di migliorare il trasferimento della coppia motore alle ruote, in modo da migliorare la tenuta di strada senza penalizzare il piacere di guida. La nuova Abarth 500 può inoltre essere scelta con la classica trasmissione manuale o in alternativa con il tecnologico cambio elettroattuato con comandi al volante.

Tre allestimenti e tre livelli di potenza

La nuova Abarth 500 viene proposta negli allestimenti "Custom", "Turismo" e "Competizione": il primo, abbinato alla motorizzazione 1.4 turbo t-jet da 135CV per la berlina e da 140 CV per la convertibile, mette a disposizione un'ampia gamma di kit di elaborazione per motore, assetto e freni, in modo da realizzare una Abarth a misura del proprio stile di guida. Gli allestimenti 595 Turismo e595 Competizione permettono una vera e propria "riscoperta" del concetto di elaborazione di serie: nella versione "Turismo" è possibile elaborare motore e assetto ed un elevato numero di componenti interni ed esterni.
Per quanto riguarda la Abarth 595 Competizione, il concetto di elaborazione raggiunge i massimi termini grazie alle modifiche effettuate al motore e assetto, abbinate ad una serie di componenti dal carattere "racing" come la marmitta Record Monza e i sedili sportivi Abarth Corse realizzati dalla Sabelt.
Entrambi gli allestimenti risultano equipaggiati con il potente 1.4 litri Turbo T-Jet da ben 160 CV e 230 Nm di coppia massima: le prestazioni parlano di una  velocità massima pari a 211 km/h e di una accelerazione da 0 a 100 km/h effettuata in appena 7,4 secondi, mentre i consumi nel ciclo misto si attestano sul valore di 6,5 l/100 km .

Nuova Bmw X6
2014

 

Quando è stata lanciata sul mercato, è stata accolta un po' di scetticismo, ma poi, quando ha iniziato ad essere apprezzata da una certa tipologia di automobilisti, ha creato una nuova nicchia di mercato. Stiamo parlando della BMW X6, venduta in quasi 250.000 unità e rinnovata completamente per rimanere sulla cresta dell'onda.

Una linea inconfondibile

La linea è rimasta coerente a certe scelte stilistiche, per cui ha mantenuto la proverbiale robustezza di tutte le BMW contraddistinte nella sigla dal prefisso X, mentre lo spirito da coupè vive nei montanti posteriori inclinati. Volendo, per enfatizzare il lato dinamico della nuova X6, è possibile ordinare il pacchetto M Sport.

Motori potenti e consumi ridotti

Al lancio saranno disponibili tre motorizzazioni: un V8 a benzina da ben 450 CV e 2 6 cilindri diesel, rispettivamente con 258 CV e 381 CV, l'ultimo addirittura con 3 turbocompressori. Più avanti, nella primavera 2015, arriverà anche òa X6 xDrive40d da 313 CV. Coadiuvati da un cambio sportivo Steptronic ad 8 rapporti e con tutta la tecnologia Efficient Dynamics rivista, i consumi sono scesi del 22% nel ciclo combinato.

Una dotazione completa

La dotazione di serie risulta decisamente corposa grazie ai proiettori bixeno, ai cerchi in lega da 19 pollici, al comando automatico del cofano posteriore, ai paddles dietro il volante, all'allestimento in pelle, al clima automatico bi-zona, al pacchetto di sicurezza Driving Assistant e al BMW ConnectedDrive. Inoltre, per tutti quelli che hanno sempre desiderato più spazio nel bagagliaio, il volume di carico è stato ampliato di 75 litri rispetto al modello precedente.

Pacchetti per il comfort e l'handling

Nel del pacchetto Assetto adattivo Dynamic il sistema di stabilizzazione attiva antirollio, denominato Dynamic Drive, viene offerto in combinazione con il Dynamic Performance Control, e provvede a un potenziamento mirato dell'handling. Inoltre, il Dynamic Damper Control, incluso nelpacchetto Assetto adattivo Comfort, contribuisce a rendere i viaggi più confortevoli, mentre nelpacchetto Assetto adattivo Professional sono stati combinati i contenuti dei pacchetti Assetto Comfort e Assetto Dynamic.
Al momento non sono stati comunicati i prezzi, ma è logico aspettarsi un listino adeguato al blasone ed al segmento di mercato decisamente premium.

giovedì 5 giugno 2014

Mini 5 porte 
2014



Era una delle poche che mancavano ancora all'appello, e ora eccola qua: la Mini ha presentato la sua prima declinazione cinque porte della Hatch: questa nuova "5 door"​ è la seconda variante di carrozzeria del modello di terza generazione, che è stato lanciato solo pochi mesi fa nell'originaria versione a tre porte.

Le dimensioni sono cresciute. La prima, macroscopica, differenza tra i due modelli è rappresentata dalle dimensioni: la cinque porte ha un passo più lungo di 72 mm, per un totale di 2,57 m, e un'identica disponibilità di spazio aggiuntivo per le gambe. Anche l'altezza e la larghezza dell'abitacolo sono cresciute, di 15 e 61 mm rispettivamente, e il bagagliaio ha raggiunto una capacità pari a 278 litri, ben 67 in più rispetto alla Hatch. Non mancano, a conferma della vocazione più "pragmatica" di questo modello, il sedile sdoppiato nel rapporto 60:40, e i numerosi vani accessori. Lunga 3,98 metri (16 cm più della Hatch), la cinque porte è larga 1,73 (stessa misura della tre porte) e alta 1,42 (un centimetro in più).

Quattro motori al debutto. Al suo debutto questo nuovo modello sarà disponibile con quattro motorizzazioni, due benzina e due diesel della nuova famiglia TwinPower Turbo: tra i primi, il 1.5 tre cilindri da 136 CV della Cooper (4,7 l/100 km, 109 g/km di CO2) e il 2.0 quattro cilindri da 192 CV della Cooper S (5,9 l/100 km, 136 g/km di CO2), mentre per quanto riguarda le unità a gasolio ci saranno il 1.5 tre cilindri da 116 CV per la Cooper D (3,6 l/100 km, 95 g/km di CO2) e il 2.0 quattro cilindri da 170 CV per la SD (4,1 l/100 km, 109 g/km di CO2). Di serie su tutte c'è il cambio manuale a sei marce, e a richiesta è disponibile l'automatico Steptronic con lo stesso numero di rapporti. Il pacchetto "powertrain" è completato dalle soluzioni Minimalism, come lo Start&stop e il nuovo Green Mode.

La tecnica. Caratterizzata da un settaggio specifico delle sospensioni, la Mini a cinque porte conserva il layout di base della sorella, con il multilink al posteriore e la medesima dotazione tecnica di serie, comprensiva di servosterzo elettromeccanico con funzione Servotronic, controlli distabilità e trazione ed Electronic Differential Lock Control. A richiesta ci sono anche il Dynamic Damper Control e i cerchi da 17 o 18", in alternativa ai 15" delle Cooper e ai 16" delle Cooper S. Non manca la possibilità di selezionare le modalità di guida tra Green (con funzione di coasting in abbinamento all'automatico), Mid e Sport.

Le nuove tecnologie a bordo. Dalla versione originale, la cinque porte ha ripreso anche tutte le nuove soluzioni nel campo di hi-tech e connettività: cuore della strumentazione resta il quadrante in cima alla console centrale, che può ospitare schermi fino a 8,8" a seconda del livello del sistema di infotainment. Tutte le operazioni di navigazione, telefonia e intrattenimento possono essere gestite tramite il Mini Controller situato sulla console stessa.

I sistemi di assistenza alla guida. Il nuovo modello fa sue anche le altre novità della Mini a tre porte, dall'Head-Up Display al Parking Assistant, passando per la retrocamera e il pacchetto Driving Assistant, comprensivo di cruise control adattativo, riconoscimento della segnaletica, riconoscimento di pedoni e ostacoli con funzione di frenata automatica, e regolazione del fascio luminoso.