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giovedì 8 maggio 2014

Nuova peugeot 308 sw


La bellezza di essere essenziale. L'essenziale non è per forza un concetto negativo, anzi: è il contrario dell'inutile spreco e si può declinare in tante dimensioni, anche in quella di una funzionalità elegante e generosa, capace di conquistare occhio e tasca senza cercare di stupire, con discrezione. Non era difficile lavorare su una base di notevole qualità come quella della nuova Peugeot 308, vincitrice a marzo del premio Auto dell’Anno. E la 308 station wagon rientra alla perfezione nella nuova gamma avviata con la 208, seguita da 2008 3008, 5008 e RCZ R fino alla 308. Omogeneità e qualità.
   
LA PROVA - La chiamano “la plage de Paris”, “la spiaggia di Parigi”, ma Le Tocquet. oltre 260 km a nord est dalla capitale, davanti all’Atlantico, sente forte l’influenza inglese, retaggio della permanenza delle truppe britanniche in zona durante la Grande Guerra. Ed è lungo queste strade-gioiello che la Peugeot 308 SW si dimostra la legittima “figlia” della berlina. Il direttore del design, Gilles Vidal la definisce ispirata alla “semplicità, capace di trasmettere forte personalità”. E in effetti la 308 SW riesce a coniugare le sue due anime, in una fluida immagine di sportività ed eleganza nonostante dimensioni generose grazie allo sfruttamento della piattaforma EMP2: 140 kg in meno e 33 cm in più rispetto alla berlina, di cui 11 di passo, tutto a vantaggio dei passeggeri e del portabagli (da 610 a 1660 litri di capacità). Eppure il rendimento su strada resta equilibrato e compatto  anche sui percorsi decisamente tortuosi della Costa d’Opale. Interni identici alla progenitrice dove spicca il grande display da 9,7 pollici che permette di sfruttare anche il sistema elettronico di parcheggio assistito (optional con controllo dell’angolo cieco) ed una connettività sempre più estesa con una serie di app di nuova generazione. Bello anche il tetto trasparente, ciel per una visuale davvero a 360°. 
   
DIFFERENZA - Il plus arriva da sotto il cofano, dove i motori Peugeot regalano sensazioni notevoli, soprattutto dopo averli visti costruire nella fabbrica Francaise De Mecanique, a Douvrin. Lungo le strade francesi abbiamo provato due motorizzazioni l’1.2 3 cilindri Pure Tech a benzina da 130cv con cambio manuale a 6 marce e il 2.0 16v diesel BlueHDi da 150 cv con cambio automatico. Quest’ultimo garanzia di elasticità, il primo invece sorprendente per reattività e agilità: toccati i 190 km/h in modalità sport! A luglio, la versione da 110 cv. Intanto Peugeot comunica emissioni di Co2 pari a 85 gr/km e consumi record: in un test, con un pieno di benzina l’1.2 ha percorso 1810 km in 32 ore di fila, per consumi pari 2,85 l/100 km prezzi si va. Al lancio di giugno ci saranno anche i diesel 1.6 8v e.Hdi da 92 e 115 cv.  I prezzi? Si va dai19.300 euro della versione base 1.2 e-THP Access (cioè la 110 cv in arrivo) ai 28.550 della 2.0 BlueHDi automatica Allure da 150 cv. Più che accessibile, diciamo pure essenziale.


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