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sabato 17 maggio 2014

Maranello:
dove nascono le Ferrari!


Maranello, nemmeno 20 mila abitanti nella campagna a sud di Modena, eppure il suo nome evoca in tutto il mondo echi leggendari di grandi campioni e auto che hanno fatto la storia. Era il 1942 quando Enzo Ferrari, per paura dei bombardamenti, decise di spostare la sede della Scuderia dalla sede di via Trento Trieste a Modena, poiché come scrisse nelle sue memorie, possedeva un "fazzoletto di terreno nelle immediate vicinanze del luogo dove si trova oggi la fabbrica".

Oggi il quartier generale Ferrari è un eccezionale connubio di modernità e tradizione e i 45 edifici dello stabilimento occupano una superficie di oltre 250.000 metri quadrati, con più di 3.000 lavoratori. C'è la Presidenza, voluta dal Drake nel '79, cuore dell'azienda, il Centro Sviluppo Prodotto, pianificato dal grande architetto Fuksas, che desiderava fornire agli ingegneri e ai tecnici un ambiente che fosse funzionale all'ispirazione, sapendo che a loro spettava il compito di "progettare" le Ferrari del futuro. 
Maranello è un ambiente di lavoro modello, qualsiasi mansione si svolga: il nuovo ristorante aziendale è stato disegnato da Marco Visconti e segna un'allontanamento, in termini di espressione architettonica, dalla precisione geometrica degli edifici circostanti.Il complesso è organizzato su tre livelli. La piazza coperta al piano terra si affaccia su viale Enzo Ferrari e offre ai lavoratori un luogo in cui incontrarsi e socializzare. Al primo piano si trovano un centro per allenarsi e la cucina, insieme a un rilassante giardino sospeso. L'ultimo piano ospita un'area luminosa e ospitale riservata alla cena, con ampie finestre ad arco che diffondono un senso di pace. Lo spazio è strutturato in isole per consentire l'incontro di gruppi di persone, i mobili sono stati disegnati da Cappellini. La stessa cura riservata all'ambiente è stata riposta anche nella qualità del cibo, con attenzione agli ingredienti, alla varietà del menu e al servizio. 

I dipendenti girano in bici per i viali e hanno a disposizione aree fitness, corsi di lingue, visite di controllo specialistiche e un progetto dedicato ai figli dei lavoratori, mira a coltivare un interesse giovanile per lo sport, il fitness e il benessere. Ideale chiusura del cerchio la pista di Fiorano e il Museo Ferrari, inaugurato il 18 febbraio del 1990, un anno e mezzo dopo la scomparsa del Drake e nella ricorrenza della sua nascita, che ogni anno accoglie circa 250 mila "pellegrini": arrivano da ogni parte del mondo per ammirare coi propri occhi la fabbrica dei sogni, là dove nasce il mito. 




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